Mobility as a Service, cos'è e come funziona il progetto italiano

Ad oggi la mobilità è caratterizzata da una crescente domanda di servizi di mobilità sostenibili, flessibili e integrati. Stiamo assistendo ad un graduale mutamento dei modelli di mobilità mirando sempre più verso modelli post-fordiani. Ad accelerare questa transizione la sempre più pressante attenzione verso le questioni ambientali e l'uso dello spazio pubblico che spingono i city users a soluzioni di mobilità più eco-friendly e flessibili. La pandemia di COVID-19 ha sottolineato ulteriormente la necessità di sistemi di trasporto più sostenibili, evidenziando il ruolo cruciale della tecnologia nel migliorare l'efficienza e la sicurezza.

Il Mobility as a Service (MaaS) rappresenta una soluzione promettente per raggiungere questi nuovi obiettivi di mobilità. Si configura come il paradigma emergente per la mobilità urbana, incoraggiando l'uso del trasporto pubblico, dei servizi di mobilità condivisa, dei servizi on-demand e dei servizi di micro-mobilità.

Il MaaS è un concetto integrato di mobilità in cui i viaggiatori possono accedere alle diverse modalità di trasporto da un'unica interfaccia. MaaS si concentra principalmente sulla mobilità dei passeggeri, consentendo loro di pianificare, prenotare e pagare i viaggi in modalità pay-as-you-go e/o su base abbonamento. MaaS combina la pianificazione dei viaggi multimodali e i servizi di mobilità integrati.

MaaS cerca di organizzare il trasporto pubblico e altri servizi condivisi in modo più efficiente dal punto di vista dei costi (e a un costo ragionevole per il viaggiatore) con tecnologie di trasporto flessibili e basate sulla domanda.

L'implementazione di un'iniziativa MaaS raramente avviene in un singolo step; piuttosto, è quasi sempre incrementale e può sembrare fuori sequenza.

Il livello di sviluppo di una specifica iniziativa MaaS è misurato sulla base di un sistema di integrazione diviso in cinque livelli (0-4). I livelli rappresentano crescenti gradi di integrazione dei servizi MaaS:

  • Livello 0: Nessuna integrazione.

  • Livello 1: Integrazione delle informazioni per scopi di pianificazione.

  • Livello 2: Integrazione di prenotazione e pagamento.

  • Livello 3: Integrazione di servizi diversificati, con un focus sull'offerta personalizzata.

  • Livello 4: Integrazione di obiettivi sociali, con sostenibilità e riduzione dell'uso dell'auto privata.

Chi sono gli attori coinvolti e che ruolo svolgono?

Questo nuovo paradigma di mobilità racchiude in sé una complessità non banale per la propria peculiarità di essere multi attore. Volendo fornire una sintetica visione dei principali attori coinvolti, potremmo condensarli in cinque attori principali: utenti, operatori di trasporto pubblico e privato, pubblica amministrazione, fornitori di servizi e MaaS operator.

Durante la progettazione e l'implementazione di qualsiasi sistema MaaS, è essenziale comprendere le prospettive e gli obiettivi di tutti gli stakeholder coinvolti.

Nell'ambito della Mobility as a Service (MaaS), diversi attori svolgono ruoli chiave contribuendo all'efficienza del sistema. I Passeggeri, o City User, mirano a trovare agevolmente informazioni e pianificare viaggi, con ruoli di consultazione, test prototipi e feedback. I Fornitori di Trasporto cercano accesso semplificato e maggiore visibilità dei propri servizi, con compiti di fornire informazioni e sviluppare nuovi servizi. Le Comunità si propongono di garantire mobilità inclusiva, ridurre emissioni e gestire l'infrastruttura, svolgendo ruoli di coordinazione e incentivando il successo del sistema. Il Settore Privato punta a sviluppare nuovi servizi e tecnologie, fornendo piattaforme testate e supportando l'applicazione di tecnologie innovative.

Come gestire un ecosistema MaaS?

In Europa, sono molte le iniziative MaaS attualmente in corso, la maggior parte delle quali si trova ancora nelle fasi iniziali ma sta sviluppandosi relativamente velocemente. Ciascun progetto è unico, adattato al contesto specifico in cui viene implementato.

La comparazione tra le iniziative MaaS in Europa mette in risalto una diversità di approcci, riflettendo le specificità culturali, le abitudini di viaggio e le infrastrutture locali.

La governance di un ecosistema MaaS è fondamentale perché permette di strutturare l'impegno e guidare le organizzazioni che lo guideranno e supporteranno, si occupa fondamentalmente di come il progetto MaaS avrà successo. Una tra le missioni principali è di assicurare anche che tutti gli attori siano uniti nel "perché" e nell’essere consapevoli del ruolo all'interno di esso, in modo che tutte le parti interessate siano motivate nel progetto.

Ad oggi tuttavia non è ancora presente una letteratura strutturata sulla governance che le istituzioni possano perseguire. Si possono identificare tre distinti scenari di governance possibili: uno guidato dal mercato (o “market-driven”) in cui entrambi i ruoli di integratore e operatore MaaS sono assorbiti dal settore privato, uno a controllo pubblico (o “public-controlled”) in cui al contrario entrambi i ruoli sono in capo al settore pubblico e infine uno misto pubblico-privato (o “public-private”) in cui il settore pubblico assume il ruolo di integratore mentre il ruolo di operatore è assunto da attori privati.

Questi scenari rappresentano un continuum di possibilità, con il settore privato che guida da un lato (scenario guidato dal mercato), il settore pubblico che guida dall'altro (scenario controllato dal pubblico), e un punto intermedio di leadership condivisa (scenario pubblico-privato).

Il MaaS4Italy

Il Governo italiano ha iniziato a comprendere le potenzialità di MaaS solo di recente: i primi fondi destinati a questo innovativo paradigma di mobilità sono confluiti nella “Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) redatto nel 2021. Nello specifico, come riportato dal sito ufficiale di riferimento, si tratta di € 56,9 milioni totali suddivisi tra PNRR (€ 40 milioni) e Fondo Complementare (€ 16,9 milioni), volti a promuovere la sperimentazione di soluzioni MaaS sul territorio nazionale.

Anche molte aziende di trasporto pubblico, dal canto loro, investono da anni in pilot MaaS di breve durata atti a testare la propria capacità di governance e l’attrattività del servizio verso gli utenti: alcune tecnologie alla base di tale paradigma sono già ampiamente diffuse e operative tra gli operatori del trasporto (sistemi di mobile-ticketing, infomobilità e applicazioni per smartphone), accelerando il processo di adozione nel settore.

Il progetto Mobility as a Service (MaaS) in Italia è incentrato sul coinvolgimento delle città e delle regioni che devono implementare questa innovativa tecnologia.

Un avviso congiunto tra il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile e il Dipartimento per la trasformazione digitale, nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha delineato la Missione 1 - Componente 1 - Asse 1 - Sub-Investimento 1.4.6. "Mobility As A Service For Italy".

L'avviso ha selezionato 3 città metropolitane come "leader" e ne selezionerà 7 come "follower", dove i primi saranno i pionieri nell'esplorare la nuova tecnologia MaaS negli ambienti urbani. Le città “leader” selezionate nella prima fase di attuazione della misura PNRR sono Milano, Roma e Napoli, mentre Torino, Firenze e Bari sono le città selezionate dall’intervento coerente finanziato con il fondo complementare al PNRR.

L'avviso fissa due milestones fondamentali grazie agli investimenti europei.

Milestone M1C1-13: T4 2023

Obiettivo Principale: Implementare e valutare soluzioni MaaS nelle città metropolitane selezionate

Ogni progetto coinvolge almeno 1000 utenti volontari, che valutano e acquistano servizi di mobilità attraverso la piattaforma MaaS.

Le città devono integrare i loro operatori di trasporto nel "Data Sharing and Service Repository Facilities (DS&SRF)", un database contenente dati statici e dinamici.

Il modello proposto prevede che il DS&SRF si inserisca tra i MaaS operator e gli operatori di trasporto, evitando comunicazioni dirette tra questi attori. Il rapporto delineerà il DS&SRF come unico punto di raccolta dati, posto logicamente tra operatori del trasporto e MaaS operator, per rendere disponibili i dati agli utenti attraverso i MaaS operator.

Gli interventi finanziabili comprendono:

  1. Sperimentazione delle tecnologie MaaS sul territorio.

  2. Incremento e miglioramento dell'offerta di trasporto pubblico.

  3. Integrazione dei modi di trasporto a livello urbano.

  4. Incentivi alla cittadinanza per l'utilizzo delle piattaforme MaaS nella sperimentazione.

  5. Digitalizzazione dei trasporti, compreso l'aumento dell'efficienza delle aziende di trasporto.

  6. Condivisione di dati dinamici e statici essenziali per il funzionamento del MaaS.

La sperimentazione nelle città "leader" ha tre obiettivi principali:

  • Sperimentazione del paradigma MaaS: Misurare gli impatti economici, sociali e ambientali della sua implementazione sul territorio.

  • Verifica dell'integrazione tra attori e DS&SRF: Verificare l'efficacia dell'integrazione tra gli attori coinvolti e il Data Sharing and Service Repository Facilities (DS&SRF).

  • Miglioramento tecnologico degli operatori di trasporto: Promuovere il miglioramento tecnologico degli operatori di trasporto attraverso la digitalizzazione dei mezzi.

Sette principi guida delineano le azioni delle pubbliche amministrazioni:

  1. Impatto degli incentivi sulla popolazione: Valutare l'impatto degli incentivi sulla popolazione e distribuirli secondo logiche strategiche.

  2. Cooperazione tra attori dell'ecosistema MaaS: Promuovere la cooperazione tra gli attori dell'ecosistema MaaS, con la pubblica amministrazione nel ruolo di coordinamento.

  3. Diversità di servizi MaaS: Favorire la presenza di un numero diversificato di servizi MaaS per offrire più opzioni agli utenti.

  4. Ottimizzazione delle risorse pubbliche: Ottimizzare l'utilizzo delle risorse pubbliche investite nel progetto.

  5. Tutela della concorrenza: Garantire la concorrenza nel mercato senza porre barriere all'ingresso, consentendo agli utenti di premiare il servizio migliore.

  6. Esplorazione di modelli di business: Sperimentare diversi modelli di business nell'ambito del progetto MaaS.

  7. Valutazione degli impatti sui territori: Valutare gli impatti sui territori mediante KPI misurabili con cadenza definita o attraverso questionari ex-ante, in itinere ed ex-post.

Milestone M1C1-23: T1 2025

Obiettivo Principale: Attuare la seconda tornata di sette progetti pilota in aree "follower".

Si propone di finanziare sette progetti pilota, di cui il 40% sarà realizzato nel Mezzogiorno, al fine di introdurre il paradigma Mobility as a Service (MaaS) nei sistemi di trasporto locale. L'obiettivo è integrare diverse modalità di trasporto attraverso piattaforme di intermediazione, fornendo servizi digitali accessibili a tutti, anche alle fasce più deboli della popolazione. Si prevede un supporto finanziario per la digitalizzazione dei titoli di viaggio e la creazione di nuovi sistemi di mobilità basati su MaaS.

I progetti seguiranno un approccio multi-territoriale, garantendo continuità nell'esperienza di viaggio e favorendo l'interoperabilità su scala nazionale. La condivisione aperta dei dati tra operatori è cruciale per superare la frammentazione dell'offerta, favorire la riutilizzabilità e l'interoperabilità dei sistemi regionali. L'architettura si basa su un National Access Point (NAP) e un Data Sharing and Service Repository Facilities (DS&SRF), assicurando convergenza e armonizzazione dell'ecosistema.

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