Superare le barriere alla partecipazione delle donne nel settore dei trasporti

La World Bank ha pubblicato recentemente uno studio intitolato "Addressing Barriers to Women’s Participation in Transport".

Lo studio attesta che a livello globale il settore dei trasporti è fortemente dominato dagli uomini e le donne che rappresentano solo il 12% della forza lavoro totale, con differenze in base ai sotto-settori (dal 5% nei trasporti terrestri, al 38% nell’aviazione).

Percentuale delle donne nei trasporti nei diversi settori. Fonte: ILO (2023a).

Lo studio mette in evidenza che l’aumento della partecipazione femminile nei trasporti porterebbe numerosi benefici, soprattutto per l’economia: eliminare il divario di genere nel lavoro potrebbe aumentare il PIL globale di circa 28 trilioni di dollari.

Tuttavia, esistono le seguenti barriere strutturali che limitano l’accesso e la progressione delle donne nel settore dei trasporti:

  1. Formazione: le donne sono sottorappresentate nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

  2. Reclutamento: l’ingresso delle donne nel settore dei trasporti è complicato dalla carenza di opportunità e dalla discriminazione nei processi di assunzione. Il settore è percepito come un ambiente tipicamente maschile.

  3. Sicurezza: il 25% delle donne nel settore ferroviario ha segnalato episodi di molestie, e solo il 50% si sente al sicuro al lavoro. Inoltre, molte aziende non offrono infrastrutture adeguate per le lavoratrici, come bagni separati, spogliatoi o stanze per l’allattamento. L’assenza di dispositivi di protezione personale progettati per il corpo femminile aumenta ulteriormente i rischi.

  4. Mancanza di flessibilità lavorativa: molte aziende non prevedono orari adattabili, congedi parentali equi o servizi di assistenza all’infanzia.

  5. Scarso accesso ai ruoli di leadership: le donne rappresentano solo il 23% dei dirigenti nel settore trasporti.

  6. Barriere legali e normative: nei trasporti, le donne guadagnano in media il 17% in meno rispetto agli uomini, a parità di ruolo e qualifiche.

  7. Mancanza di dati e ricerche: Senza statistiche dettagliate è difficile monitorare i progressi e sviluppare politiche efficaci.

Per ottenere risultati concreti, il rapporto evidenzia che è necessario un impegno congiunto tra governi, aziende e società civile.

Nello specifico, i decisori politici dovrebbero:

  • incentivare la formazione STEM tra le giovani donne, offrendo borse di studio e programmi di mentoring.

  • migliorare le politiche di conciliazione vita-lavoro, introducendo congedi di paternità equi e servizi di assistenza all’infanzia accessibili.

  • rimuovere le restrizioni legali discriminatorie e garantire la parità salariale.

Le aziende hanno un ruolo cruciale nell’attuazione di politiche più inclusive e dovrebbero:

  • riformare i processi di selezione per eliminare i pregiudizi di genere.

  • migliorare la comunicazione delle opportunità di lavoro.

  • garantire ambienti di lavoro sicuri attraverso l’adozione di misure contro le molestie, la fornitura di attrezzature adeguate e l’introduzione di orari di lavoro flessibili.

  • promuovere programmi di leadership, mentoring e formazione continua.

La società civile può contribuire al cambiamento con le seguenti azioni:

  • diffondere e promuovere best practice nel settore

  • raccogliere e diffondere dati dettagliati sul lavoro femminile nel settore

  • monitorare i progressi e proporre strategie più efficaci.

In conclusione, lo studio sottolinea che sostenere le donne nel settore trasporti non è solo una questione di equità, ma rappresenta una grande opportunità economica e sociale.

Per maggiori approfondimenti, leggi il report completo.

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