Parità di genere: una sfida globale

Nel 2015, un report di McKinsey rivelava un dato sorprendente: colmare il divario di genere avrebbe potuto aggiungere 12 trilioni di dollari al PIL globale entro il 2025, e in uno scenario di piena parità nel mercato del lavoro, il contributo sarebbe salito a 28 trilioni di dollari. Non solo una questione morale o sociale, ma una sfida economica globale che riguarda tutti: governi, imprese e società civile.

L'approccio della Banca Mondiale alla mobilità delle donne

Una componente fondamentale della parità di genere è il miglioramento della mobilità per donne e ragazze, che incide direttamente sull'accesso all'istruzione, alla sanità e al lavoro. La World Bank, attraverso la sua nota tematica sulla mobilità delle donne (2024-30), sottolinea l’urgenza di politiche olistiche per affrontare le barriere di genere nel settore dei trasporti.

Le soluzioni proposte:

  • Priorità ai lavori stradali vicino a scuole e ospedali.

  • Creazione di hub di trasporto accessibili ai centri di assistenza all’infanzia.

  • Introduzione di sussidi per il trasporto nei programmi di trasferimento monetario per le donne a basso reddito.

  • Collaborazione con università e agenzie di trasporto per aprire carriere STEM alle donne.

  • Sensibilizzazione sociale per affrontare i pregiudizi sull’uso dei trasporti da parte delle donne.

L'Europa: un progresso lento, ma segnali incoraggianti

Secondo il Gender Equality Index 2024, l'Europa continua a fare progressi, seppur modesti. La partecipazione economica delle donne registra un aumento di soli +0,4 punti percentuali, con un punteggio complessivo del 67,8%. Tuttavia, l'Europa si distingue a livello globale per la parità politica (36%, la più alta al mondo) e per l'accesso all'istruzione, dove raggiunge quasi il punteggio massimo (99,5%). Rimangono però sfide importanti, come la stagnazione nella parità sanitaria e i persistenti gap economici e salariali.

Italia: un potenziale inespresso

L'Italia mostra miglioramenti rispetto al 2010 (+15,9 punti), ma il punteggio complessivo di 69,2 resta sotto la media europea (71,2). Il divario si accentua soprattutto nel mondo del lavoro, dove il nostro Paese è ultimo in Europa da 13 anni. Il gender pay gap è evidente e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro rimane 20 punti sotto la Svezia e 10 punti sotto la media UE. Roma è l’unica città a sfiorare il punteggio medio europeo (80,6), ma è ancora lontana dai livelli di eccellenza.

Un’opportunità da cogliere

Il gap di genere non è solo un ostacolo morale o sociale, ma anche un enorme spreco di opportunità economiche. Raggiungere la parità significa sbloccare un potenziale inespresso, migliorare la produttività e rendere le nostre società più inclusive e resilienti. Tuttavia, per ottenere risultati concreti, non basta guardare ai numeri: servono interventi strutturali, incentivi mirati e un cambio culturale che favorisca l'uguaglianza in tutti i settori.

Le azioni prioritarie:

1️⃣ Istruzione e competenze: continuare a investire in percorsi formativi che aprano opportunità alle donne nei settori emergenti, come la tecnologia e la transizione ecologica.

2️⃣ Conciliazione vita-lavoro: politiche di welfare che riducano il carico di lavoro non retribuito, migliorino l’accesso ai servizi di cura e incentivino la partecipazione femminile al mercato del lavoro.

3️⃣ Leadership femminile: programmi per aumentare la presenza delle donne in ruoli decisionali nelle aziende e nelle istituzioni.

4️⃣ Sensibilizzazione culturale: combattere stereotipi e promuovere un cambiamento culturale che normalizzi la parità di genere come un valore condiviso.

La Strategia di Genere 2024-2030 della Banca Mondiale

Inoltre, rilevante è la Strategia di Genere 2024-2030 della Banca Mondiale che segna un passo avanti coraggioso verso una visione di parità di genere come elemento essenziale per un futuro sostenibile, resiliente e inclusivo. Allineata alla World Bank Evolution Roadmap, la strategia risponde all'urgenza e alla complessità globale di raggiungere l'uguaglianza di genere, considerandola fondamentale per lo sviluppo globale.

Cosa cambia rispetto al passato?

Costruendo sulle lezioni apprese dalla strategia 2016-2023, il nuovo piano punta a:

  • Ambizione più elevata: La parità di genere non è vista solo come un obiettivo etico o sociale, ma come un imperativo economico e strutturale per il progresso globale.

  • Approcci innovativi: Si propone di affrontare le disuguaglianze in modo più mirato e integrato, adattandosi alle esigenze specifiche di ogni contesto, con un focus sull'inclusività e sulla sostenibilità.

Perché è importante?

La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma è anche un acceleratore per la crescita economica e il benessere globale. Attraverso politiche innovative e azioni concrete, la strategia cerca di abbattere le barriere sistemiche che limitano le opportunità per donne e ragazze, contribuendo a un mondo più equo e prospero per tutti.

Un futuro più equo è possibile. Con una visione chiara e l'impegno collettivo, la Banca Mondiale punta a trasformare l'uguaglianza di genere da ambizione a realtà globale.

Per approfondire

Closing Gender Gaps in Transport

World Bank Gender Strategy 2024 - 2030 : Accelerate Gender Equality for a Sustainable, Resilient, and Inclusive Future - Consultation Draft

The power of parity: How advancing women’s equality can add $12 trillion to global growth | McKinsey

Elite Quality Report 2024: The Sustainable Value Creation of Nations by Tomas Casas, Guido Cozzi :: SSRN

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Superare le barriere alla partecipazione delle donne nel settore dei trasporti

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Mind the Gap - Equity Index Report 2023