Le signore non parlano di soldi

Proseguiamo la rubrica per suggerirti questo mese una lettura che riflette sul legame tra economia e discriminazione di genere, “Le signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la disparità di genere?” di Azzurra Rinaldi.

Azzurra Rinaldi, economista femminista, direttrice della School of Gender Economics dell'Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, dove insegna Economia Politica, nel suo libro racconta come la disparità di genere costi moltissimo all’intera popolazione, non solo in termini di ingiustizia sociale e benessere, ma anche dal punto di vista economico.

Il punto di forza del libro sono i dati statistici che mostrano quale sia l’immagine che emerge riguardo alla disuguaglianza di genere. Sebbene qualcuno possa sostenere che non sia più necessario parlare di questo argomento, i dati smentiscono facilmente questa affermazione. Se consideriamo, ad esempio, la situazione mondiale delle CEO donne, è evidente come siamo ancora molto lontani dalla parità, con una percentuale inferiore al 10%. Inoltre, i dati evidenziano come, quando le donne non lavorano, l’intero sistema ne risenta, dimostrando che la disuguaglianza sul mercato del lavoro sia un problema collettivo che influisce sulla produzione in modo inefficiente. I dati ci aiutano, quindi, a rimanere ancorati alla realtà e alla verità, non facendoci cadere in illusioni.

Attraverso un dialogo sul denaro e su come esso debba diventare un argomento compreso e quotidiano nella nostra società, sia per uomini che per donne, l’autrice illustra il concetto di sorellanza, inteso come rete di relazioni positive tra donne, e rappresentanza, per far spazio alle donne in posizioni per loro ancora poco raggiungibili, aspetti che favoriscono le aziende e la collettività, anche a livello economico. Secondo una ricerca di Boston Consulting Group, infatti, se donne e uomini partecipassero in egual misura all’imprenditoria, il PIL mondiale crescerebbe di almeno un 3%.

Solamente tramite un’adeguata istruzione e opportuni cambiamenti di prospettiva sarà possibile creare alleanze tra uomini e donne per costruire insieme un futuro equo di pari diritti e opportunità.

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