WiMIT incontra Nyree Grifeo
Nyree Grifeo è ingegnera delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto, lavora come PMO e-transport nell’unità di Global Execution and Delivery di Enel-X ed è membro dell’Executive Board di WiMIT.
Cresciuta in Sicilia, a Catania, dopo il conseguimento della laurea triennale, si sposta a Torino per frequentare l’Alta Scuola Politecnica. Lascia il mondo accademico dopo una breve esperienza come ricercatrice per avviare la sua carriera nel settore dell’asset management e dell’international business development nel mondo delle infrastrutture stradali. Oggi, si occupa di elettrificazione dei sistemi di trasporto pubblico in tutto il mondo.
Crede fermamente che ogni donna debba essere veramente inclusa nell’ambito lavorativo, senza rallentamenti e discriminazioni dettate dall’essere donna.
“Dovrebbero giudicarci solamente per le competenze, no?”
Nyree, raccontaci un po’ di te.
Mi chiamo Nyree e sono originaria di Catania dove ho ottenuto la laurea triennale. All’età di 22 anni mi sono trasferita a Torino per frequentare l’Alta Scuola Politecnica e specializzarmi in Ingegneria delle infrastrutture e dei sistemi di trasporto.
Dopo una breve esperienza come ricercatrice, ho lavorato nell’asset management infrastrutturale e nel business development internazionale in Atlantia (oggi Mundys). Durante questa esperienza ho conseguito un MBA che ho frequentato part-time, presso la Luiss Business School.
Dopo questa incredibile esperienza lavorativa, ho lavorato nel CEO office di Telepass e da un paio di anni lavoro nell’elettrificazione del trasporto pubblico. Dopo queste esperienze nelle Infrastrutture, nella mobilità e nel trasporto non potevo non co-fondare WiMIT e contribuire con un ruolo nel primo Consiglio di Amministrazione!
Mi piace molto cantare, stare nella natura in cui mi immergo grazie al trekking e alle immersioni (ho un PADI open water), mi piace far volare il mio drone FPV.
Ho 2 bambini di 7 anni e 4 anni e mi piace tantissimo leggere con loro libri per l’infanzia ed accompagnarli alla scoperta del mondo
Ci sono molte donne nel tuo settore?
Nel ruolo attuale, lavoro a stretto contatto con tante donne che ricoprono la responsabilità di aree tecniche ma non sempre è stato così. Nel primissimo colloquio presso una impresa mi fu addirittura detto che non potevo lavorare in cantiere per la mancanza di bagni dedicati alle donne. Purtroppo, tante aree sono a (quasi) esclusivo appannaggio degli uomini anche se un leggero cambiamento si avverte e sembra inesorabile.
Noto anche come imposizioni sociali influiscano sullo sviluppo delle bambine. È normale notare come i bambini siano fin da subito destinati a fare grandi imprese (i supereroi sono l’emblema di questo) mentre spesso le bambine sono indirizzate verso giochi simbolici di cura. Anche in questo ambito lentamente si vede una evoluzione, ma bisogna fare di più.
Come è nata la tua passione per i trasporti?
I trasporti mi hanno sempre affascinata sin da piccola. Guardando gli aerei in cielo fantasticavo sulle meraviglie che avrebbero sorvolato o su dove andassero i passeggeri all’interno. Ancora oggi con i miei figli, gioco a “dove vanno le persone in viaggio” o a “cosa porta quel camion” durante i lunghi viaggi in auto per la Sicilia.
Del mio lavoro attuale mi piace tantissimo la sostenibilità ambientale del trasporto pubblico elettrico, lo reputo fondamentale per contrastare il cambiamento climatico e ridurre l’utilizzo dell’auto, almeno in area urbana e per piccoli spostamenti.
Quale è stata la principale difficoltà che hai riscontrato nel corso della tua carriera?
La principale difficoltà è stata relativa ad un carico di lavoro eccessivo che ho vissuto per un periodo. Sono andata in burn out ed uscirne è stato complesso, è stato di grande aiuto il coaching.
Altra grande difficoltà è stata conciliare la maternità con l’attività lavorativa, è sempre complicato bilanciare le due cose ma col tempo e con il grande sostegno del mio compagno ho trovato un buon equilibrio
Quale, e come, è stata la tua prima interazione con WiMIT?
Una amica e collega mi ha parlato di WiMIT e me ne sono innamorata fin da subito. Ho quindi contattato Anna Contenti, l’attuale presidente di WiMIT, e da là ha avuto inizio il mio coinvolgimento.
Perché hai scelto di unirti a WiMIT?
Da donna non mi sono mai sentita veramente inclusa nel mio ambito lavorativo, ho trovato ostacoli alla mia carriera e la mia crescita è stata impattata dalle mie gravidanze.
Vorrei non fosse più così in futuro e che nessuna debba più essere discriminata semplicemente perché donna. Dovrebbero giudicarci solamente per le competenze, no?